Clima. Nel 2020 smottamenti, grandine e frane in tutta la provincia

SONDRIO – L’autunno che da poco è stato archiviato si è classificato a livello globale come il terzo più caldo di sempre con una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiore di 1,64 gradi la media.

Il dato emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento al solstizio di inverno che pochi giorni fa ha segnato l’inizio della nuova stagione, sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), che rileva le temperature dal 1880. Una analisi che – sottolinea la Coldiretti – conferma una accelerazione della tendenza al surriscaldamento del pianeta con i dieci autunni più caldi che si sono registrati dopo il 2005.

Ed è un conto in salita, anche in provincia di Sondrio, quello degli esiti procurati dagli eventi estremi di un autunno pazzo in cui l’Italia ha registrato in media 4 nubifragi al giorno fra tempeste di pioggia, neve, vento, trombe d’aria e grandine, con un aumento a due cifre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

“L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – evidenzia il presidente di Coldiretti Sondrio Silvia Marchesini – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”.

A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni secondo la Coldiretti ha fatto sparire in Italia oltre ¼ della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari: un fenomeno da cui non è purtroppo estraneo il territorio della provincia di Sondrio.