Vaccini. Raggiunti a domicilio i pazienti affetti da gravi disabilità

SONDRIO – Prosegue con grandi numeri la campagna vaccinale nei cinque centri operativi in provincia di Sondrio, con oltre 10mila somministrazioni alla settimana, e con i numeri più piccoli ma non meno significativi del servizio svolto al domicilio di persone affette da gravissima disabilità.

Sono 105 i pazienti vaccinati tra aprile e maggio, perlopiù nelle loro abitazioni, sull’intero territorio dell’Asst Valtellina e Alto Lario, da Dongo a Bormio, ai quali si aggiungono 175 tra caregiver e conviventi convocati presso i presidi di Morbegno e di Sondalo.

Per proteggere dal Coronavirus le persone che già vivono una situazione molto difficile e tutti coloro che le assistono quotidianamente, il Centro Servizi dell’Asst Valtellina e Alto Lario, con il coordinamento della dottoressa Sandra Re, responsabile dell’Unità operativa semplice dipartimentale Cronicità e continuità assistenziale di Sondrio, ha allestito un articolato programma, sviluppato tra aprile e maggio, che si è concluso nei giorni scorsi.

“In questi due mesi, nell’ambito della campagna vaccinale, ci siamo dedicati alle persone con gravissime patologie e non autosufficienti che per le loro condizioni necessitano di un trattamento particolare, riservando loro cura e attenzione sia nell’approccio che nei momenti della vaccinazione e dell’osservazione. Ogni caso è stato valutato singolarmente e le visite al domicilio per la vaccinazione sono state concordate tenendo conto delle esigenze dei singoli utenti e dei loro familiari”.

Il servizio ha richiesto un lungo lavoro preparatorio che è iniziato con le telefonate a tutti i caregiver per acquisire la volontà di vaccinare il disabile ed è proseguito con la definizione degli elenchi. Per la maggior parte le somministrazioni per gli adulti sono state effettuate a domicilio.

In poche settimane la dottoressa Re, assistita dall’infermiera Veronica Menghi, ha somministrato la prima dose di Pfeizer o di Moderna e, a distanza di tre o quattro settimane, il richiamo. Prima è toccato alle persone in dipendenza vitale in quanto affette da una gravissima disabilità: 55 adulti con Moderna e cinque ragazzi dai 16 ai 18 anni con Pfeizer. Quindi sono stati vaccinati con Moderna 45 pazienti cronici fragili presso il Pot di Morbegno. I caregiver e i conviventi dei pazienti, 175 in totale, compresi i genitori e i conviventi dei minori di 16 anni che non potevano essere sottoposti a vaccinazione, sono stati vaccinati a Sondalo e a Morbegno.