Morelli. 10 malati Covid ricoverati, i più gravi non hanno il vaccino

SONDALO – Sono 10 i pazienti Covid-19 ricoverati attualmente presso l’ospedale Morelli di Sondalo, nessuno dei quali in condizioni gravi.ù

Dall’inizio di agosto sono stati accolti 11 malati Covid-19 e ne sono stati dimessi sette: c’è la sensazione che i 10 attuali potrebbero aumentare nei prossimi giorni per la crescita dei contagi. Per quanto riguarda l’età, ci sono sia ottantenni che ventenni: alcuni di loro, tutti non vaccinati, sono in condizioni serie a causa del Coronavirus, altri sono in cura per altre patologie ma risultano positivi e quindi non possono essere ricoverati negli altri reparti.

Nel frattempo, negli ultimi giorni, dall’analisi dei tamponi effettuata presso il Laboratorio dell’Asst diretto da Antonio Croce emerge il progressivo aumento della percentuale di positivi che ha raggiunto il 12%, dopo essere scesa al 5% nell’ultima settimana di luglio. I tamponi positivi vengono inviati al laboratorio dell’ospedale Sacco di Milano per individuare eventuali varianti.

Dagli esiti ricevuti nei giorni scorsi si è evidenziata la predominanza della variante delta, meglio conosciuta come indiana, che ha soppiantato l’inglese. Sono 35 i casi di indiana sin qui rilevati in provincia di Sondrio tra luglio e agosto, contro i due di inglese: una situazione che non sorprende, in quanto conferma l’evoluzione che si era già manifestata nel resto della Lombardia e in Italia, ma che deve indurre alla prudenza per la più elevata contagiosità del virus.

“Quello che raccomandiamo a tutti, dai ragazzi dai 12 anni fino agli anziani – sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito – è di vaccinarsi: chi non si è ancora prenotato può farlo in qualsiasi momento e alcune categorie di utenti, dai 12 ai 29 anni, personale della scuola e ultrasessantenni, possono presentarsi direttamente in uno dei nostri centri vaccinali, verificando il calendario delle aperture nelle due settimane di centrali di agosto. Solo con l’immunizzazione, infatti, e adottando le misure di sicurezza, è possibile proteggere sé stessi, famigliari, amici e l’intera comunità: vaccinarsi è un atto di responsabilità e consente di ridurre al minimo i ricoveri affinché le nostre strutture e il nostro personale possano concentrarsi sulla cura delle altre patologie”.

All’spedale di Sondalo la diminuzione dei malati Covid-19, ai quali è riservato un solo reparto nel primo padiglione, ha permesso di riavviare l’attività per le alte specialità. Ad oggi risultano ricoverati complessivamente 106 pazienti, tra cui quattro in Chirurgia toracica, sei in Chirurgia vascolare e 13 in Neurochirurgia. In Rianimazione vengono curati cinque pazienti.