Cultura. Si chiude con successo il ventesimo anno della “Scuola Permanente”

MORBEGNO- Si è chiuso il ventesimo anno di attività della scuola permanente organizzata dall’associazione culturale di volontariato “Insieme per conoscere” costituita da Anteas Fnp- Cisl, Auser Spi- Cgil, Uilp-Uil, Centro sociale pensionati di Morbegno e Associazione amici degli anziani di Talamona.

Come ogni anno, fatta eccezione per il 2020- 2021 causa pandemia, è stato proposto un ciclo di lezioni che per la prima volta hanno avuto luogo all’Auditorium Sant’Antonio di Morbegno.

“Abbiamo iniziato a dicembre questo corso nella più totale incertezza dovuta alla pandemia – ha spiegato la presidente della scuola Silvana Tirloni -; non sapevamo se potevamo portarlo a termine ma ce l’abbiamo fatta mettendo in pratica tutte le misuri anti-covid grazie alla preziosa collaborazione dei nostri attivissimi volontari”.

“Grande gratitudine da parte della nostra associazione inevitabilmente al Comune di Morbegno e in particolare al vicesindaco Bertarelli che in accordo con la Giunta ci ha concesso l’utilizzo gratuito di questo splendido auditorium, una struttura molto capiente che ci ha permesso anche di rispettare il distanziamento. Ci auguriamo di poter continuare i nostri incontri qui anche nei prossimi anni”.

“Con la pandemia in via di risoluzione, purtroppo durante questo corso abbiamo dovuto fare i conti anche con la guerra, una guerra imprevista che ci ha colpito tutti per la sua crudeltà ai danni di tanti civili. In queste ultime settimane abbiamo capito quanto siano importanti i valori della pace e della democrazia. Ci siamo resi conto che il nostro io va cambiato in noi perchè da soli non ci salviamo.
Per affrontare emergenze che ci coinvolgono tutti come pandemia, guerra, crisi finanziaria e sociale assieme bisogna impegnarci per trovare delle valide soluzioni” continua Tirloni.

“Dopo questa premessa devo dire che questo corso è andato molto bene, ben 180 le iscrizioni, tanti sono stati i nuovi che hanno aderito alla nostra proposta non solo di Morbegno ma di tutto il mandamento e questo ci fa piacere”.

“La tematica di questa annata “Le cose che contano” è stata quanto mai attuale. Dopo 2 anni di pandemia era proprio il caso di chiedersi quali davvero fossero le cose che contavano di più, quelle dalle quali ripartire verso un ritorno alla normalità. E tutti i relatori scelti dal nostro direttore Gianpiero Dell’Oca hanno affrontato sotto diversi punti di vista il tema dell’ anno: arte, poesia, cinema, memoria storica, fede, filosofia, salute, contrabbando, letteratura, musica, clima e astronomia” conclude.

Ospite dell’ ultimo incontro il vicesindaco e assessore alla cultura di Morbegno Maria Cristina Bertarelli. “Un onore per me essere qui a rendermi conto di persona della vostra attività. Una scuola permanente attiva da 20 anni e che si può quindi definire solida e mi auguro possa andare avanti ancora per tanto. Una realtà la vostra che non interessa solo la nostra città ma tutto il mandamento, davvero importante questo aspetto. Si vede un grande impegno dei vostri volontari nella programmazione del corso e nella gestione di tutti gli incontri”.

“Io e la giunta siamo stati ben lieti di aver investito per sostenere la vostra scuola concedendovi l’utilizzo dell’Auditorium Sant’Antonio, la sua bellezza spero vi abbia accompagnato al meglio in tutti i vostri incontri scusandoci per qualche inconveniente dovuto al riscaldamento nel periodo invernale ma abbiamo rimediato. L’Amministrazione di Morbegno per voi c’è e ci sarà anche in futuro” conclude.

Per il buon funzionamento della scuola fondamentale l’impegno degli storici segretari Tullio Ruffoni e Franca Rigamonti che hanno festeggiato in questo anno il loro sessantesimo anniversario di matrimonio.

L’appuntamento è per il prossimo autunno con l’auspicio che la pandemia sia solo un ricordo e a grande richiesta dei corsisti possano tornare ad essere organizzate anche le gite dirette da Alida Marchetti, il cineforum curato dal professor Massimo Chiavacci e il momento di convivialità rappresentato dalla cena sociale.