LIVIGNO – Poche cose possono emozionare un campione, anche un campione della grandezza di Federica Pellegrini, quanto passare il tempo con gli atleti del futuro, nel desiderio e nella speranza di attingere alle proprie esperienze passate e di riuscire a trasmettere degli insegnamenti importanti per il proseguo della loro crescita sportiva e umana. Un concetto espresso con trasporto dalla stessa Pellegrini: “Si è conclusa la prima stagione della Fede Academy e non potrei essere più felice e orgogliosa. Sono state settimane impegnative ma piene di soddisfazioni, e sicuramente la cornice di Livigno ci ha aiutato a conciliare il duro lavoro dei ragazzi con esperienze nuove, come il parco avventura o le camminate fino ai 3000m di quota. Il prossimo mese torneremo a Livigno per discutere le date del prossimo anno.”
Il progetto Fede Academy è nato, quindi, dalla forte volontà della Pellegrini di restituire ai giovani parte delle conoscenze acquisite in vent’anni di nuoto ai più alti livelli internazionali, e anche dall’intenso legame che unisce la portabandiera italiana di Rio 2016, e Livigno, da anni meta prediletta dell’ex nuotatrice e della sua famiglia. Il rapporto tra Fede e la località, iniziato più di una decina d’anni fa, si è cementato nel corso delle stagioni, con la fuoriclasse azzurra che ha sempre considerato Livigno e l’altitude training una tappa fondamentale nel processo di avvicinamento ai grandi appuntamenti. Una stima ed un affetto reciproco che proseguono anche dopo il ritiro della campionessa Olimpica di Pechino 2008, che ha scelto Livigno e la struttura dell’Aquagranda, dove la modernissima vasca da 50 è a lei stessa intitolata, per il suo nuovo progetto di formazione.
Quattro settimane di lavoro, tra fine agosto e metà settembre, dedicate a due diverse fasce d’età, 7-11 anni le prime e 12-18 anni le seconde: un intero mese di allenamenti intensi e di divertimento all’aria aperta per tutti i partecipanti, entusiasti della possibilità di imparare da una delle migliori nuotatrici della storia recente. Il programma giornaliero prevedeva una lunga seduta in acqua al mattino, sempre all’interno della piscina olimpica dell’Aquagranda, agli ordini di Fede e dello staff tecnico al completo, guidato da coach Matteo Giunta.
“Al termine di questa prima stagione, posso dire che i risultati ottenuti dall’Academy hanno di gran lunga superato le aspettative. Essere a Livigno ci ha permesso di poter offrire un’esperienza unica: i feedback delle famiglie, e soprattutto dei ragazzi che hanno partecipato ai camp, ci hanno confermato la bontà del lavoro svolto. Stiamo già pensando alla prossima stagione e a come ampliare ulteriormente le attività proposte. Non vedo l’ora che arrivi la prossima stagione” queste le parole di Giunta.
Per tutti i giovani atleti, inoltre, previste anche numerose attività all’aperto, come le camminate in montagna o l’esperienza all’interno del parco avventura Larix Park: momenti di svago e di aggregazione, resi unici dalla bellezza paesaggistica della natura che circonda Livigno. Una settimana indimenticabile per tutti i ragazzi coinvolti, conclusa da un’attesissima sfida interna, che si è consumata sotto l’occhio vigile e curioso dei genitori a bordo vasca. Un successo di partecipazione, che tornerà nella primavera del 2024 per la seconda edizione.
Nel complesso, una vera e propria full immersion, tra sport, crescita personale e team building, perfettamente in linea non soltanto con i desideri della Pellegrini, ma anche con la vision di Livigno, come ricordato da Luca Moretti, presidente dell’APT: “Quello con Federica è un rapporto che è cresciuto nel tempo, e il fatto che lei continui a vivere la località e a considerarla come un polo d’eccellenza per lo sport di oggi e del futuro, è l’ennesima testimonianza della bontà del lavoro svolto fin qui. Lo sport ha un enorme valore sociale e culturale, e far crescere le nostre eccellenze, come il Centro di Preparazione Olimpica dell’Aquagranda, non significa soltanto essere un epicentro della vita dei grandi campioni. Significa anche investire nella crescita dei giovani, e sul loro benessere futuro. Una visione a 360 gradi, di cui le Olimpiadi sono, allo stesso tempo, un traguardo e un punto di partenza.”