Caritas. Le mense e i dormitori rimangono aperti ma cambiano le modalità

SONDRIO – La Caritas di Sondrio raccoglie i suggerimenti della Caritas Ambrosiana e durante l’emergenza Coronavirus manterrà aperti centri di ascolto, mense e dormitori seguendo però modalità che nel rispetto delle ordinanze regionali e ministeriali hanno lo scopo di tutelare tanto gli assistiti quanto gli operatori e volontari, mantenendo ferma l’attenzione agli ultimi.

Nel dettaglio, i centri di ascolto nelle parrocchie e gli sportelli resteranno aperti ma evitando assembramenti con ricevimento su appuntamento; le mense continueranno a funzionare distribuendo il cibo attraverso sacchetti evitando di consumare il pasto nelle strutture; le accoglienze residenziali e/o notturne resteranno aperte e, ove possibile, estenderanno il servizio durante la giornata, avvalendosi delle figure mediche presenti in grado di fare da filtro all’ingresso; empori e botteghe solidali distribuiranno le spese su appuntamento con le singole famiglie inviate; verranno sospese le attività di doposcuola e le scuole di italiano.

“In questo momento difficile – spiega Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana – siamo chiamati ad agire con un ancora maggiore senso di responsabilità. Le decisioni che abbiamo preso di concerto con la Curia a seguito alle ordinanze delle autorità pubbliche intendono evitare la creazione di assembramenti che possono favorire il contagio e al tempo stesso assicurare l’assistenza necessaria ai soggetti socialmente più deboli. Mentre invitiamo volontari e operatori ad attenersi scrupolosamente a queste indizioni estendiamo a loro e a tutta la popolazione l’invito del nostro Arcivescovo ad evitare allarmismo e rassegnazione, coltivando invece prudenza e senso del limite. Occorre evitare che gli effetti di questa situazione di emergenza ricadono fatalmente sui più deboli, a cui non deve venir meno la prossimità degli operatori, dei volontari e delle comunità tutte”.