Sicurezza. Cgil Sondrio: “Tamponi ai lavoratori sintomatici”

SONDRIO – Con l’avvio della “Fase due” e la ripartenza della quasi totalità delle aziende assume sempre maggior importanza la tutela della salute dei lavoratori.

Se i protocolli di sicurezza possono evitare che il contagio si propaghi – attraverso il distanziamento sociale ma anche con l’utilizzo dei DPI e di barriere protettive – nulla è stato detto riguardo alla gestione dei lavoratori sintomatici ma che non hanno mai effettuato un tampone per accertate, o escludere, la presenza del Coronavirus.

Le aziende non devono essere lasciate sole – sottolinea Guglielmo Zamboni, segretario della Cgil Sondrio – nel programmare il rientro dei lavoratori sintomatici”. I 15 giorni dalla scomparsa dei sintomi, infatti, potrebbero non essere sufficienti a garantire la negativizzazione del paziente e, l’unico modo per tutelare la salute di tutti, sembrerebbe quello di effettuare i tamponi ai lavoratori sintomatici prima del loro rientro in azienda.

“Non ci sono disposizioni generali – conclude Zamboni – Noi chiediamo che tutti i lavoratori che presentano sintomi riconducibili al Covid-19 vengano sottoposti a tampone. Solo così potremo tutelare la loro salute e, al contempo, quella dei colleghi e dei famigliari”.

M. B.

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