Rsa. Moretti: “Valutando possibilità di usare fondi dell’idrolettrico per sostenere il settore”

SONDRIO – Il settore delle Case di riposo è stato duramente colpito – sia sotto l’aspetto umano che sotto quello economico – dall’emergenza Coronavirus. Per questo il presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti, sta cercando possibili soluzioni per venire incontro alle esigenze delle Rsa.

“Per far fonte alle immediate necessità di liquidità – sottolinea Moretti – mi sono già attivato con Regione Lombardia per verificare se è possibile utilizzare le somme derivanti dalla recente legge regionale in materia di energia elettrica, pensando ad un versamento in acconto a partire già da quest’anno. Su questo aspetto sono fiducioso”.

Tra le necessità del settore – emerse nel corso di un incontro svoltosi mercoledì scorso tra gli amministratori delle case di riposo e i sindaci dei Comuni in cui hanno sede – anche l’esigenza di “fare rete”, di confronto, di condividere esperienze e modalità di operare, valutando anche il ripristino dell’associazione delle case di riposo.

E ancora un sempre più ampio rapporto di collaborazione con Ats a cui chiedere, tra le cose prioritarie, l’attivazione di una continuità assistenziale sul territorio; l’individuazione di un’unica struttura di “comunità” da adibire a soggetti Covid che non necessitano di ospedalizzazione; la conoscenza della fase di riapertura delle strutture a nuovi ospiti e ai familiari dei presenti, nonché di precisi protocolli da adottare per la gestione futura; l’attivazione di nuovi corsi professionali per operatori Asa e Os e una maggiore facilità nel reperimento del personale sanitario.

“Per interventi di medio e lungo termine – aggiunge Moretti – ho lanciato la proposta di un patto sociale con gli interlocutori al fine di fare una sintesi delle necessità economiche. Un patto di reciproca fiducia e di onestà nella consapevolezza che tutto non si può ottenere. Ho chiesto loro di indicare l’entità finanziaria – in parte capitale – strettamente necessaria per consentire di gestire un eventuale ritorno della diffusione del contagio. Sulla base del quadro che ne uscirà saranno valutati i possibili spazi di azione”.