Bormio. All’Alberti il dibattito è sul futuro dell’educazione dopo il Covid

BORMIO – Scuola ed educazione nell’era post Covid. Questo il tema dell’incontro, organizzato e promosso dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, tenutosi presso l’auditorium dell’Istituto Alberti di Bormio giovedì 15 luglio approfittando della presenza in loco del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini, impegnato nell’ambito dei lavori del convegno internazionale “Rileggere la montagna” sulle fonti e la storia del Parco Nazionale dello Stelvio.

Dopo il saluto istituzionale del sindaco Roberto Volpato, i relatori hanno intrattenuto il pubblico disquisendo in merito all’emergenza educativa nell’era post Covid ed ai nuovi modelli educativi, con particolare riferimento al ruolo delle Istituzioni e al rapporto tra le diverse componenti della comunità scolastica.

La DAD – sottolinea Morzenti Pellegrini – è stata un mezzo e non certo il fine in questo periodo emergenziale, ma cosa sarebbe successo se non avessimo potuto avvalerci neppure di essa? Essa deve diventare una possibilità in più, da utilizzare per ottenere finalmente un’azione didattica mirata, flessibile e consapevole, organizzando una formazione degli insegnanti autentica”.

La lettura appassionata della problematica della sfida educativa, tanto delicata quanto rilevante per il futuro degli studenti e dei docenti, ha portato i relatori a gettare uno sguardo fiducioso nel futuro, ravvisando tutti un’occasione unica per svecchiare certi paradigmi in un’ottica di maggior flessibilità e per raggiungere un’istruzione di qualità inclusiva ed equa, promuovendo opportunità di apprendimento continuo per tutti, anche attraverso un uso più sistemico ed efficace delle nuove tecnologie.

“È stato importante confrontarsi su tematiche così attuali – ha concluso il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio Fabio Molinari – grazie alla disponibilità di relatori di grande competenza. Credo che sia sempre più opportuno organizzare occasioni di confronti di questo tipo a beneficio di tutta la comunità scolastica”.