Sanità. Il gruppo di minoranza “Ho a cuore Chiavenna” risponde alla proposta dei sindaci per l’ospedale

CHIAVENNA – Il gruppo di minoranza “Ho a cuore Chiavenna” è intervenuto sul documento riguardante i servizi sanitari ed il presidio ospedaliero approvato dell’assemblea dei sindaci della Valchiavenna lo scorso 17 dicembre. A sollecitarne la riflessione, il punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale della città del Mera (convocato per il 30 dicembre) riguardante proprio la condivisione di quest’ultimo.

“Tale documento – si legge nel comunicato diffuso dal gruppo guidato da Giovanna Panzeri – non è stato ancora reso pubblico. Nello specifico, per quanto riguarda Chiavenna, ci chiediamo se per condivisione in Consiglio si debba intendere come semplice presentazione non destinata a votazione oppure come un atto soggetto a deliberazione, il che richiederebbe l’invio del documento originale a tutti i consiglieri, compresa la minoranza: cosa non avvenuta!”.

Il gruppo, basandosi sul comunicato diffuso lo scorso 17 dicembre, riconosce come valida la richiesta di garantire e potenziare l’attività destinata ai pazienti cosiddetti acuti “perché manifesta – spiegano – una particolare attenzione a non disperdere gli investimenti fatti”. Restano comunque perplessi sulla proposta di rendere il presidio un ospedale di montagna: “Ci chiediamo se sia sufficiente e necessario cambiare nome per rinnovarne le caratteristiche.

Non è forse più opportuno ripensare, in termini di criteri ed obiettivi di politica sanitaria regionale, i requisiti necessari ad un ospedale piccolo e periferico come il nostro capace di efficace presenza sul territorio solo se destinatario di sufficienti risorse per poter operare al meglio. Sarebbe stato auspicabile prevedere il coinvolgimento nel tavolo tecnico di tutte le forze sensibili sul territorio.

Malgrado ciò rinnoviamo la disponibilità del nostro gruppo a collaborare per la migliore soluzione sostenibile per il nostro ospedale e per la sanità territoriale. Caldeggiamo una sollecita assunzione di responsabilità da parte delle amministrazioni locali della Valchiavenna per un franco e costruttivo rapporto con gli altri mandamenti della provincia di Sondrio affinché la Regione Lombardia possa riconoscere pienamente le ineliminabili peculiarità delle aree montane”.