Starleggia. Albero cade sulla linea elettrica, frazione al buio e senza cellulare

CAMPODOLCINO – A causa dell’ultima nevicata – di media entità con circa 40 cm di neve caduta a quota 1300 metri – da ieri pomeriggio la frazione di Starleggia e i nuclei vicini nel comune di Campodolcino sono rimasti senza energia elettrica.

La modesta nevicata ha provocato la caduta di una pianta sulla linea principale interrompendo la distribuzione della corrente. Oltre all’assenza della fornitura elettrica nelle case dell’area interessata, questo guasto comporta il non funzionamento del ripetitore TIM posto in località Starleggia che copre il segnale telefonico delle frazioni di Fraciscio e Motta che in questo periodo vedono anche la presenza di numerosi proprietari di seconde case.

Durante la stagione invernale la frazione di Starleggia e i nuclei vicini non sono accessibili con autoveicoli in quanto la strada viene lasciata innevata, ma è presente in sostituzione una pista battuta percorribile a piedi, con gli sci o con motoslitta.

“Purtroppo sottolineano il presidente della Comunità montana della Valchiavenna, Davide Trussoni, e il sindaco di Campodolcino, Enrica Guanella, in una nota congiunta inoltrata Enel, TIM e prefettura di Sondrio – questa situazione di grave disagio si è già presentata l’8 dicembre quando, a causa di un’abbondante nevicata, la frazione di Fraciscio è rimasta senza corrente per oltre 8 ore. Riteniamo che sia molto grave subire questo disagio per ben due volte in un mese, non solo per la mancanza di energia elettrica ma per la conseguente assenza di segnale telefonico che annulla gli standard di sicurezza minimi richiesti in caso di emergenza”.

Necessario, secondo i due amministratori, intervenire preventivamente attraverso un’azione importante di taglio e pulizia del bosco attorno alle linee principali o di ammodernamento delle linee stesse; – potenziare il gruppo di continuità del ripetitore in zona Starleggia o trovare altra soluzione tecnica più idonea a garantire la copertura del segnale telefonico sull’intero territorio.
“Vivere la montagna è una scelta di orgoglio e a volte anche di coraggio – concludono Trussoni e Guanella – ma non si deve assolutamente transigere dall’assicurare i servizi essenziali funzionanti”.

Le foto, realizzate da Giorgio Fanetti, riguardano l’episodio avvenuto nella frazione di Fraciscio