Radioterapia. Cartelle cliniche elettroniche: Sondrio tra i primi in Regione

SONDRIO – La struttura complessa di Radioterapia e Medicina Nucleare dell’ospedale di Sondrio fra le prime in Lombardia ha introdotto un’importante innovazione. Dal 1° ottobre scorso sono state attivate le Cartelle cliniche elettroniche per la gestione dei pazienti oncologici che vengono presi in carico per essere sottoposti a un trattamento radioterapico.

Comodità e rapidità nella consultazione si uniscono all’ottimizzazione del lavoro: un passo fondamentale sia dal punto di vista della struttura di cura che dei pazienti. Liberati dalla carta, alleggeriti della necessità di portare sempre con sé la documentazione sanitaria, i pazienti trovano tutto ciò che li riguarda sul Fascicolo Sanitario Elettronico.

“Per la struttura si tratta di un’introduzione fondamentale che facilita il nostro lavoro e agevola i pazienti, migliorando il servizio – spiega Claudio Barbonetti, direttore della struttura complessa di Radioterapia e Medicina Nucleare – Il sistema messo a punto dialoga con il Pacs aziendale, che archivia e trasmette le immagini diagnostiche digitali, e garantisce la completa tracciabilità del percorso di cura. Gli operatori incaricati hanno tutte le informazioni relative a visite, esami del sangue e referti istologici a portata di mano e in qualsiasi momento è possibile verificare sia a che punto del percorso si trova un paziente sia il quadro completo di tutti quelli che stiamo seguendo, potendo programmare e controllare il flusso di lavoro. Inoltre, risulta facilitato lo scambio di informazioni tra medici e fisici sanitari in merito alla pianificazione del trattamento radioterapico”.

Sono già duecento i pazienti in cura presso la Radioterapia e Medicina Nucleare con la cartella clinica elettronica. Nel 2020 sono stati complessivamente 450 a seguire una terapia, tutti quelli che ne avevano necessità, senza liste d’attesa: un’efficienza che pochi altri ospedali in Lombardia possono vantare. Sono inoltre state eseguite 1500 visite di controllo, al ritmo di sei al giorno per cinque giorni alla settimana, e 14 mila ecografie. Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, sono stati mantenuti i numeri degli anni precedenti e sono state soddisfatte tutte le richieste.